La conoscenza di un territorio e dei suoi valori identitari costituisce non solo il fondamento di un sentimento di appartenenza per le comunità che vi risiedono, ma anche il presupposto per un reale apprezzamento e per una consapevolezza del valore, collettivo e individuale al tempo stesso, del patrimonio culturale locale, oltre che una condizione essenziale per la sua tutela e per la sua rinascita economica e sociale.

Knowing a country and its identity values is both the basis for a sense of belonging for local communities and the prerequisite for an appreciation and a true understanding of the single and collective importance of the cultural and territorial heritage. It is, moreover, the necessary condition to promote its protection and economic and social revival.

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giovedì 8 gennaio 2015

Il Real Ponte Ferdinando sul Garigliano in un francobollo di Poste Italiane




Nel 1828-32 Luigi Giura Costruisce il ponte sospeso a catene di ferro sul Garigliano, un gioiello dell’ingegneria Napoletana, alla pari con la migliore tecnologia Europea. Con esso la strada di Roma supera il grande fiume del Mezzogiorno e unisce Roma a Napoli. Molte sono le ragioni che concorrono alla buon uscita dell’opera e tra esse la competenza degli ingegneri Napoletani organizzati nel Corpo dei Ponti e Strade, acquisita nella Scuola di Applicazione e nella consuetudine di lavoro collegiale. In tutta la piana, dai Ricorrenti di Suio al mare, specie nel punto in cui è attraversato dalla strada di Roma, il Garigliano ha un corso torrentizio con acque spesso travolgenti e minacciose, una grande sezione trasversale e un fondo compressibile, che rende difficili solide fondazioni alle pile ed alle spalle di un ponte stabile e duraturo. E’ opportuno evidenziare l’importanza del ponte e del suo recupero con un mirato intervento di archeologia industriale, del quale Luigi Giura e il fratello Rosario sono stati insigni protagonisti. Non a caso Luigi Giura sarà stretto collaboratore di Garibaldi, dopo il suo ingresso a Napoli. Non a caso l’epigrafe che lo ricorda nel recinto degli uomini illustri del cimitero monumentale di Napoli reca la firma di Matteo Renato Imbriani e quella apposta sulla facciata della casa avita in Maschito reca la firma di Giustino Fortunato.

Al Real Ponte Ferdinando, Poste Italiane spa su autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso 25 ottobre ha dedicato un francobollo nell'ambito della serie tematica "il Patrimonio artistico e culturale italiano". Nella serie oltre a quello dedicato al ponte, altri tre dedicati a Villa Nobel di Sanremo, Capanne celtiche di Fiumalbo e Costa dei Trabocchi.






lunedì 23 gennaio 2012

Mondragone: Maria Santissima Incaldana




Sacra icona di Maria Santissima Incaldana
protettrice della città di Mondragone
Erede della documentata tradizione cristiana di Sinuessa, che, nell’anno 60 d.C., aveva accolto Paolo di Tarso, l’Apostolo delle genti, e durante la terribile persecuzione di Diocleziano, aveva pianto il martirio dei santi Casto e Secondino (292 d.C.), la Città di Mondragone conserva inalterato il sacro culto di Maria Santissima Incaldana, ab antiquis, sua protettrice. Fu infatti nel lontano XIII secolo, che un artista ignoto dipinse la sua immagine bizantina con il Bambino.
Nel 1560, in seguito ad una scorreria di pirati turchi, l’icona fu trovata miracolosamente illesa: appena affumicata tra i ruderi fumanti di quella che oggi conosciamo come chiesa del Belvedere. Proprio per le continue incursioni di barbari, che funestavano i nostri territori, fu deciso nel 1624, l’abbandono definitivo della chiesetta e la traslazione dell’immagine nel più difeso abitato di Mondragone.

Estratto da un testo del prof. Raffaele Fiore, 1985 




L'immagine di Maria SS. Incaldana prima del restauro dell'anno 1954

Il 20 aprile del 1954, al cospetto di una immensa folla accalcata sul litorale della città, l'arcivescovo di Napoli Marcello Mimmi, per volontà del Capitolo e di tutto il popolo, la incoronò Regina dei Mondragonesi.


Ogni anno, il lunedì in albis, l'evento viene ricordato con una suggestiva processione in costumi d'epoca: una copia della sacra icona su di un carro trainato da buoi, partendo dalla chiesetta del Belvedere e attraversando l'intera città, è traslata nel Santuario a Lei dedicato in Mondragone, eretto a Basilica minore il 18 aprile del 1990.


Rievocazione storica del lunedì in albis


Poste Italiane spa, ha dedicato alla sacra icona un francobollo commemorativo nell'ambito della serie tematica "Il patrimonio artistico e culturale italiano", con annullo speciale "Mondragone 1.4.2006 giorno di emissione". 
Così il Ministero delle Comunicazioni descrive il contesto che ha originato il 45 centesimi dedicato a Maria Santissima Incaldana.
Immagine di origini bizantine miracolosamente scampata all'incendio della cappella che la custodiva; la sua storia si confonde con le radici della città di Mondragone, ove non è solo simbolo religioso oggetto di profonda devozione popolare, ma è soprattutto l'emblema di una identità comune che unisce i cittadini nei secoli e tra i continenti.


Francobollo emesso da Poste Italiane

L'immagine di Maria SS. Incaldana nel manifesto della Peregrinatio Mariae, anno 1999.



L'immagine di Maria SS. Incaldana rappresentata su una mattonella
risalente ai primi anni del 1900.
(collezione privata)


L'immagine di Maria SS. Incaldana 
rappresentata in una stampadel secolo scorso
(collezione privata)







Sotto un androne, nel Centro storico di Mondragone